Pulizia delle linee, contrasti cromatici, giochi di luce e ombre ci aiutano a tradurre il concetto di bellezza nelle diverse forme.
MAM Architetti / Michele Cecchetto, Alberto Zampieri, Michele Zorzan
La bellezza si rivela in un dettaglio
Michele Zorzan e Michele Cecchetto hanno trascorso insieme gli anni del liceo, poi all’Università è arrivato l’incontro con Alberto Zampieri. Anni di formazione che li hanno portati poi a crescere professionalmente in grandi studi di architettura e a capire che condividevano il desiderio di fare qualcosa insieme. È nato così Studio MAM a Vicenza, nel quartiere di Santa Caterina, dove resistono ancora piccole botteghe artigiane e una ricerca sincera del bello. In questo luogo i tre soci portano avanti il loro progetto che unisce le competenze di Michele, Alberto e Michele e le iniziali dei loro nomi nell’acronimo MAM. Una scommessa vincente per i tre architetti che, in pochissimi anni, si sono affermati nel territorio come studio di architettura e progettazione di interni, spaziando tra nomi e clienti importanti del mondo dell’industria, del commercio e del privato.
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Testi e intervista: Claudia Zigliotto
Art direction, foto e video: Lorenzo Rui
Michele + Alberto + Michele: Le iniziali dei vostri nomi hanno dato vita a MAM Architetti.
Vi presentate brevemente?
Michele Zorzan – Sono una delle due M dello studio e la persona che si occupa maggiormente di retail e project management, con lo sviluppo di negozi e arredo di interni.
Michele Cecchetto – Socio di MAM Architetti, mi occupo di progettazione architettonica e sviluppo di piani di edilizia residenziale.
Alberto Zampieri – Sono la A dello Studio, mi appassiona l'architettura residenziale e la direzione dei cantieri. La mia missione è tenere insieme tutti i punti di un progetto, dal disegno alla realizzazione, restando sempre aperto al confronto.
MAM in una parola.
Michele Zorzan - Ne scegliamo due: efficienza e serenità.
Per noi lavorare bene e in un’atmosfera serena è una priorità. Sereni, ma precisi e performanti, e sempre focalizzati sul risultato.
MAM oggi.
Michele Zorzan - MAM è la stessa di otto anni fa in termini di filosofia e di principi, ma fortuna vuole che siamo cresciuti con i progetti di clienti importanti. Grazie alle nostre competenze complementari possiamo spaziare in settori molto diversi, senza improvvisare mai, che si tratti di una catena di negozi, un restauro, una costruzione ex novo. Ad oggi le committenze che abbiamo ne sono la testimonianza.
La vostra idea di bellezza in un progetto.
Michele Zorzan - La bellezza è negli occhi di chi guarda: sembra banale, ma io ci credo molto. Anche se il concetto di bellezza è relativo, il nostro compito è interpretare l’idea di bellezza di chi si affida a noi e portare questo concetto a terra, nel concreto. E la difficoltà è proprio qui: dobbiamo tradurre quello che il committente vede e pensa.
Questo non significa che i nostri progetti non abbiano un filo conduttore, seppur con stili diversi, noi cerchiamo il dettaglio e la pulizia di un progetto. Partiamo dall’aspirazione del cliente, e poi cerchiamo i valori architettonici in cui crediamo di più: pulizia delle linee, contrasti cromatici, giochi di luce e ombre. Questi sono gli strumenti che ci aiutano a tradurre il concetto di bellezza nelle diverse forme.
“La bellezza è negli occhi di chi guarda: il nostro compito è interpretare l’idea di chi si affida a noi e portare questo concetto a terra, nel concreto. ”
Michele Zorzan
Le caratteristiche che cercate nelle forniture degli arredi per i vostri progetti?
Michele Cecchetto – Noi valutiamo in positivo la capacità di proporre materiali innovativi che diano un supporto alla nostra ricerca. Il secondo aspetto è la capacità di un partner di progettare e saper tradurre il linguaggio dello studio, dandoci la possibilità di avere un confronto per tradurre un progetto in bellezza, con un equilibrio di proporzione, simmetria, cura del dettaglio.
Qual è il centro della vostra idea di arredo unico e su misura.
Michele Cecchetto – In questo senso la prima fase di ascolto è fondamentale per la storia del progetto. In questo ascolto possiamo costruire un arredo unico e su misura. Un po’ come dei sarti confezioniamo il miglior abito in base alle esigenze più profonde del cliente. A questo si aggiunge una nostra personale riflessione che vede l’interior strettamente legato all’architettura: noi partiamo dal dettaglio, magari un particolare arredo o una necessità, per arrivare all’architettura. E non il contrario, come normalmente avviene.
La materia: come scegliete i materiali e quali sono i vostri preferiti.
Michele Cecchetto – Siamo sempre in continua ricerca. Gli stessi materiali dell’architettura spesso possono diventare materiali dell’interior: metalli, legno, materiali plastici si inseriscono nel progetto in modo naturale. In particolare noi abbiamo un debole per i materiali naturali. Li amiamo in contrasto ad elementi tecnologici, in particolare nei progetti commerciali. Come una boutique di Milano in cui abbiamo fatto scomparire gli elementi tecnologici grazie ad un gioco di vetri retroilluminati e specchiati. Ci siamo divertiti molto.
Quale dei vostri progetti trovate più bello e unico, allo stesso tempo?
Michele Cecchetto – Ce ne sono due in particolare.
Il primo è l’opera di restauro di una palazzina di fino Settecento, alla quale ci siamo approcciati con un atteggiamento conservativo, pur tenendo conto di alcuni elementi moderni. Un lavoro minuzioso e raffinato, che è partito da una prima fase di ascolto delle esigenze del cliente. Una volta esauditi i desideri, ci siamo concentrati sui dettagli. Nulla è stato lasciato al caso, nemmeno la scelta delle maniglie o della boiserie.
Il secondo progetto è un lavoro di nuova costruzione relativo a degli uffici, dopo aver partecipato ad un concorso. Abbiamo elaborato una serie di esigenze che sono diventate delle forme, dopo un lavoro attento di ricerca formale e materiali innovativi. Anche qui ci siamo spinti in profondità, fino ai minimi dettagli degli arredi e degli elementi principali, come la reception, la sala riunioni e la sala colloqui.
Perché affidarsi a qualcuno come Modelleria Scledense?
Michele Cecchetto – È importante avere un colloquio costante con chi poi realizza gli interni. Perché crediamo profondamente che i progetti più belli siano quelli in cui c’è reale sinergia tra il committente e chi realizza.
Design, stile, usabilità e bellezza: come convivono nei vostri progetti?
Michele Zorzan - È complesso. Ogni progetto è diverso, come diverso è ogni oggetto che pensiamo o realizziamo: le percentuali di questi fattori cambiano sempre. In ogni caso per noi il dogma rimane sempre la funzionalità e la fruibilità di un progetto.
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